Avvocato a Bologna – Diritto Immobiliare

DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA

AVVOCATO DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA AVVOCATO SERGIO ARMAROLI

Attività giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto civile. DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA delle obbligazioni e dei contratti. Diritto del condominio e delle locazioni. Diritto di famiglia e del minore. Diritto delle successioni. Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Responsabilità medica.

L’acquisto e la vendita di un immobile, anche se rappresenta una grande opportunità, può presentare diversi rischi che è fondamentale considerare e gestire. Ecco un elenco dei principali rischi legati alla compravendita immobiliare e alcune misure per mitigarli:


1. Rischi legati alla documentazione

  • Problemi di proprietà: Assicurati che il venditore sia il legittimo proprietario dell’immobile.
    • Soluzione: Richiedi una visura catastale e ipotecaria aggiornata.
  • Irregolarità urbanistiche: Verifica che l’immobile sia conforme alle normative edilizie e urbanistiche.
    • Soluzione: Fai verificare da un tecnico (geometra, architetto) la regolarità dell’immobile.

2. Rischi economici

  • Sopravalutazione del prezzo: L’immobile potrebbe avere un prezzo superiore al suo valore reale.
    • Soluzione: Fai una valutazione tramite un perito indipendente o un’agenzia immobiliare.
  • Spese nascoste: Potrebbero emergere costi non dichiarati (ad esempio, spese condominiali arretrate o imposte).
    • Soluzione: Richiedi al venditore una certificazione dei pagamenti effettuati.

3. Rischi legali

  • Vincoli o gravami: L’immobile potrebbe essere gravato da ipoteche, pignoramenti o servitù non dichiarate.
    • Soluzione: Effettua un controllo notarile approfondito prima di firmare il compromesso.
  • Contratti non chiari: Clausole ambigue potrebbero generare controversie.
    • Soluzione: Rivolgiti a un avvocato esperto in diritto immobiliare.

4. Rischi tecnici

  • Stato dell’immobile: Potrebbero esserci difetti strutturali, impianti non a norma o problemi nascosti.
    • Soluzione: Fai eseguire una perizia tecnica sull’immobile prima di procedere con l’acquisto.
  • Certificazioni mancanti: Potrebbero mancare certificazioni essenziali (come quella energetica o degli impianti).
    • Soluzione: Chiedi la consegna di tutte le certificazioni necessarie.

5. Rischi fiscali

  • Imposte non pagate: Accertati che tutte le imposte relative all’immobile siano state saldate.
    • Soluzione: Richiedi documenti ufficiali che attestino la regolarità fiscale.
  • Errori nella dichiarazione d’acquisto: Dichiarazioni errate possono causare sanzioni future.
    • Soluzione: Consulta un commercialista o un notaio.

6. Rischi legati al venditore

  • Venditori non affidabili: Potresti trovarti di fronte a venditori disonesti o impreparati.
    • Soluzione: Affidati a un’agenzia immobiliare di fiducia e verifica la reputazione del venditore.
  • Clausole vessatorie: Contratti predisposti dal venditore potrebbero contenere clausole a suo favore.
    • Soluzione: Fai analizzare il contratto da un esperto.

7. Rischi legati alla tempistica

  • Ritardi nella consegna: Il venditore potrebbe non rispettare le scadenze per la consegna dell’immobile.
    • Soluzione: Inserisci penali per ritardi nel contratto preliminare.

Misure preventive generali

  1. Notai e tecnici esperti: Coinvolgi professionisti qualificati fin dall’inizio della trattativa.
  2. Contratto preliminare chiaro: Assicurati che ogni dettaglio sia ben definito, compresi termini di pagamento, tempistiche e clausole risolutive.
  3. Assicurazione sull’immobile: Considera una polizza assicurativa per coprire eventuali rischi futuri.

Se hai bisogno di ulteriori dettagli su uno specifico aspetto, posso aiutarti a sviluppare una strategia più dettagliata o fornire informazioni aggiuntive. 😊

AVVOCATO SERGIO ARMAROLI ESPERTO CONTRATTI IMMOBILIARI

L’Avvocato Sergio Armaroli, con oltre 25 anni di esperienza, è specializzato in diritto immobiliare a Bologna. Offre consulenza e assistenza legale in tutte le fasi delle transazioni immobiliari, inclusa la redazione e negoziazione di contratti di compravendita, locazione e altri accordi correlati.

Il suo studio legale si occupa di:

  • Compravendite immobiliari: assistenza completa dalla trattativa alla stipula dell’atto, analizzando rischi e opportunità dell’affare.
  • Contratti preliminari: redazione e revisione di contratti preliminari di compravendita, definitivi, di permuta, di appalto, di locazione e altri.
  • Gestione di difformità urbanistiche: consulenza su problematiche legate a difformità urbanistiche e loro impatto sulla validità dei contratti di compravendita.
  • Contenziosi immobiliari: rappresentanza legale in caso di controversie derivanti da vizi occulti dell’immobile, inadempimenti contrattuali o altre dispute legate a transazioni immobiliari.

Lo studio dell’Avvocato Armaroli è situato in Via Solferino 30, 40124 Bologna. Per fissare un appuntamento o richiedere una consulenza, è possibile contattarlo al numero 051 6447838 o via email all’indirizzo avvsergioarmaroli@gmail.com.

Affidarsi all’Avvocato Sergio Armaroli significa scegliere un professionista con una consolidata esperienza nel diritto immobiliare, capace di offrire soluzioni legali su misura per garantire transazioni sicure e conformi alle normative vigenti.

COMPRAVENDITA casa e clausole bologna

La compravendita di una casa a Bologna, come altrove, richiede particolare attenzione alle clausole contrattuali che regolano l’accordo tra venditore e acquirente. Di seguito, trovi un riepilogo delle clausole più importanti da includere o verificare, con un focus sulla normativa e le prassi italiane.


Clausole principali in un contratto di compravendita

  1. Identificazione delle parti
    • Devono essere chiaramente indicati i dati personali di venditore e acquirente (nome, cognome, codice fiscale, residenza).
  2. Descrizione dell’immobile
    • Specifica completa dell’immobile (indirizzo, caratteristiche catastali, eventuali pertinenze come garage o cantine).
    • Stato urbanistico e conformità edilizia (assenza di abusi edilizi).
  3. Prezzo di vendita
    • Importo pattuito per la compravendita, modalità e tempi di pagamento (es. bonifico bancario, assegni circolari).
    • Indicazione dell’eventuale caparra confirmatoria (acconto che vincola le parti).
  4. Clausola sospensiva
    • Una clausola che subordina l’efficacia del contratto a determinate condizioni (es. concessione di un mutuo all’acquirente).
  5. Stato dell’immobile
    • Dichiarazione del venditore riguardo eventuali vizi o difetti, presenza di inquilini o locazioni in corso.
    • Indicazione della conformità degli impianti (elettrico, idraulico, gas).
  6. Clausola risolutiva espressa
    • Stabilisce che il contratto si risolve automaticamente in caso di mancato adempimento di specifici obblighi (es. mancato pagamento del prezzo entro una certa data).
  7. Penali per inadempimento
    • Determinano una somma da corrispondere in caso di ritardi o mancata esecuzione del contratto (es. ritardo nella consegna dell’immobile).
  8. Termini di consegna
    • Indica la data entro cui l’immobile deve essere consegnato libero da persone e cose.
  9. Garanzie legali
    • Include una dichiarazione del venditore sulla regolarità dell’immobile, assenza di ipoteche, pignoramenti o altri vincoli.
  10. Registro delle spese accessorie
    • Dettaglio su chi deve sostenere i costi notarili, imposte di registro, e altre eventuali spese.

Specificità per Bologna

A Bologna e in Emilia-Romagna, è utile considerare:

  • Regolamenti locali: Verifica che l’immobile sia conforme alle normative comunali, come il Piano Regolatore Generale (PRG).
  • Certificazione energetica (APE): Obbligatoria per vendere o affittare immobili in Italia, deve essere rilasciata da un tecnico abilitato.
  • Imposta sugli immobili storici: Alcune abitazioni potrebbero essere vincolate dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, con implicazioni sui lavori di ristrutturazione e sull’imposta IMU.

Consigli pratici

  • Contratto preliminare: Prima del rogito, è fondamentale redigere un contratto preliminare (compromesso) che vincoli le parti. È opportuno registrarlo per garantire maggiori tutele.
  • Assistenza legale: Affidati a un avvocato esperto in diritto immobiliare per la revisione del contratto e per proteggere i tuoi interessi.
  • Notaio: Scegli un notaio di fiducia per il rogito, che si occuperà delle verifiche legali e fiscali dell’immobile.

Se desideri ulteriori dettagli su una clausola specifica o hai bisogno di supporto personalizzato, fammi sapere! 😊

caparra confirmatoria compravendita casa

La caparra confirmatoria è una clausola comune nei contratti preliminari di compravendita immobiliare, disciplinata dall’articolo 1385 del Codice Civile italiano. Ha una funzione di garanzia per entrambe le parti e viene utilizzata per formalizzare l’impegno nella transazione. Ecco tutto quello che devi sapere:


Che cos’è la caparra confirmatoria?

La caparra confirmatoria è una somma di denaro che una delle parti (di solito l’acquirente) versa all’altra (il venditore) al momento della firma del contratto preliminare di compravendita (compromesso). Questa somma serve a:

  1. Dimostrare serietà: L’acquirente manifesta l’intenzione di acquistare l’immobile.
  2. Garantire la parte danneggiata: In caso di inadempimento, la parte lesa ha diritto a particolari tutele.

A cosa serve la caparra confirmatoria?

  • Se il contratto si conclude regolarmente: La caparra viene detratta dal prezzo finale dell’immobile al momento del rogito.
  • Se l’acquirente si ritira senza giusta causa: Il venditore ha diritto di trattenere la caparra come risarcimento.
  • Se il venditore si ritira senza giusta causa: L’acquirente può:
    • Richiedere il doppio della caparra versata.
    • Oppure chiedere l’esecuzione forzata del contratto (cioè, obbligare il venditore a rispettare gli impegni presi).
  • Se entrambe le parti sono inadempienti: La caparra viene restituita, salvo accordi differenti.

Caratteristiche della caparra confirmatoria

  1. Importo:
    • Non esiste una regola fissa, ma in genere si tratta di una percentuale del prezzo totale dell’immobile (5%-10%).
  2. Forma scritta:
    • Deve essere specificata chiaramente nel contratto preliminare, indicando l’importo e il suo scopo.
  3. Registrazione del contratto preliminare:
    • Il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla firma.

Differenza tra caparra confirmatoria e penale

  • Caparra confirmatoria: Ha una funzione risarcitoria e garantisce il rispetto del contratto.
  • Clausola penale: È una somma stabilita per contratto, che una parte deve versare in caso di inadempimento, a prescindere dal danno effettivamente subito.

Come proteggersi

  • Per l’acquirente:
    1. Verifica che il venditore sia il legittimo proprietario dell’immobile (tramite una visura catastale e ipotecaria).
    2. Assicurati che il contratto preliminare sia chiaro e includa una clausola per richiedere il doppio della caparra in caso di inadempimento.
  • Per il venditore:
    1. Accertati della solidità finanziaria dell’acquirente (ad esempio, verifica la fattibilità del mutuo).
    2. Inserisci una clausola che ti consenta di trattenere la caparra in caso di inadempimento dell’acquirente.

Cosa fare in caso di controversie?

In caso di dispute sulla caparra confirmatoria, è consigliabile:

  1. Richiedere assistenza legale: Un avvocato esperto in diritto immobiliare può mediare o rappresentarti in tribunale.
  2. Tentare una risoluzione extragiudiziale: Prima di intraprendere un’azione legale, è spesso utile cercare un accordo con l’altra parte.

Se hai bisogno di supporto per redigere o controllare un contratto preliminare, o per discutere un caso concreto, fammi sapere! 😊

sentenze su compravendita immobiliare

La giurisprudenza italiana ha affrontato numerosi casi riguardanti la compravendita immobiliare, evidenziando aspetti critici e fornendo chiarimenti su questioni ricorrenti. Ecco una sintesi di alcune sentenze significative:


1. Nullità del contratto per difformità urbanistiche

In presenza di difformità significative tra l’immobile venduto e il progetto edilizio approvato, il contratto di compravendita può essere dichiarato nullo. La Corte di Cassazione ha stabilito che, in tali casi, si producono gli effetti dell’evizione totale o parziale, obbligando il venditore alla restituzione del prezzo e al rimborso delle spese sostenute dall’acquirente.


2. Obbligo del venditore di fornire il certificato di agibilità

Il venditore è tenuto a consegnare all’acquirente il certificato di agibilità dell’immobile. La mancata consegna può giustificare il rifiuto dell’acquirente di stipulare il contratto definitivo, configurando un inadempimento da parte del venditore.


3. Responsabilità del notaio nella verifica della provenienza dell’immobile

Il notaio ha l’obbligo di informare le parti circa eventuali rischi legati alla provenienza dell’immobile, specialmente se derivante da usucapione non accertata giudizialmente. L’omessa informazione può comportare responsabilità disciplinare per il professionista.


4. Mancato pagamento del prezzo e risoluzione del contratto

Il mancato pagamento di una sola rata nel preliminare di compravendita non determina automaticamente la risoluzione del contratto. È necessario valutare la gravità dell’inadempimento e l’intenzione delle parti al momento della stipula.


5. Simulazione del contratto di compravendita

In caso di simulazione di un contratto di compravendita immobiliare, è possibile richiedere l’accertamento giudiziale per dichiararne la nullità. La prova della simulazione può essere fornita anche tramite presunzioni, purché gravi, precise e concordanti.


6. Restituzione del prezzo in caso di risoluzione del contratto

La risoluzione di un contratto di compravendita per inadempimento non implica automaticamente la restituzione del prezzo pagato dall’acquirente. È necessaria una specifica domanda giudiziale per ottenere tale restituzione.


Queste sentenze evidenziano l’importanza di una corretta gestione delle transazioni immobiliari e la necessità di prestare attenzione agli aspetti legali e documentali coinvolti. Per approfondimenti o consulenze specifiche, è consigliabile rivolgersi a un professionista esperto in diritto immobiliare.

compravendita immobilaire e clausole vessatorie

Le clausole vessatorie in un contratto di compravendita immobiliare sono condizioni che impongono un significativo squilibrio nei diritti e negli obblighi tra le parti, spesso a favore del venditore. In Italia, queste clausole sono disciplinate dal Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) e si applicano soprattutto ai contratti tra un professionista (es. un costruttore o un’agenzia immobiliare) e un consumatore.


Caratteristiche delle clausole vessatorie

  1. Definizione:
    • Sono clausole che limitano in modo eccessivo i diritti di una parte o impongono obblighi sproporzionati senza giustificazione.
  2. Validità:
    • Una clausola vessatoria è nulla, ma il contratto rimane valido senza di essa (nullità parziale).
  3. Tutela del consumatore:
    • Le clausole vessatorie non si applicano ai contratti tra privati, ma esclusivamente quando c’è un rapporto tra un professionista e un consumatore.

Esempi di clausole vessatorie nella compravendita immobiliare

  1. Limitazione della responsabilità del venditore:
    • Escludere o limitare la responsabilità per vizi occulti dell’immobile.
    • Normativa: Il venditore è sempre responsabile per i vizi occulti (art. 1490 Codice Civile), salvo che il compratore li abbia accettati esplicitamente.
  2. Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali:
    • Consentire al venditore di modificare i termini del contratto senza il consenso dell’acquirente.
  3. Restrizioni all’azione legale:
    • Imporre al consumatore di rinunciare preventivamente a far valere i propri diritti in caso di inadempimento.
  4. Penali sproporzionate:
    • Prevedere penali elevate solo per l’acquirente in caso di ritardi o inadempimenti, senza prevederne per il venditore.
  5. Caparra confirmatoria eccessiva:
    • Stabilire caparre molto alte che superano il 20-30% del valore dell’immobile, scoraggiando l’acquirente dall’abbandonare l’accordo.
  6. Esclusione del diritto di recesso:
    • Negare all’acquirente il diritto di recesso laddove previsto dalla legge (es. in contratti a distanza).
  7. Rinuncia preventiva alle tutele legali:
    • Costringere il consumatore a rinunciare a garanzie legali come la garanzia per i vizi.

Clausole vessatorie e compravendite tra privati

  • Nei contratti tra privati, il principio di autonomia contrattuale prevale, ma:
    • Le clausole che violano norme inderogabili o sono contrarie all’ordine pubblico possono essere annullate.
    • Si applicano i principi generali del Codice Civile (es. buona fede contrattuale, art. 1175 e 1375).

Come proteggersi dalle clausole vessatorie

  1. Leggere attentamente il contratto:
    • Analizza ogni clausola per verificare eventuali condizioni squilibrate.
  2. Richiedere assistenza legale:
    • Rivolgiti a un avvocato specializzato in diritto immobiliare per la revisione del contratto.
  3. Clausole trasparenti e bilanciate:
    • Pretendi che tutte le condizioni contrattuali siano chiare e non sproporzionate.
  4. Utilizzare il Codice del Consumo:
    • Se l’immobile viene acquistato da un professionista (es. costruttore), verifica la presenza di clausole vessatorie e richiedine la rimozione.

Cosa fare se si scopre una clausola vessatoria?

  1. Contestare la clausola:
    • Notifica alla controparte la nullità della clausola e richiedi la sua rimozione.
  2. Ricorrere al giudice:
    • Puoi chiedere al tribunale di dichiarare nulla la clausola, mantenendo valido il resto del contratto.
  3. Segnalare alle autorità:
    • Puoi segnalare clausole vessatorie all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Se hai bisogno di supporto per analizzare un contratto o per gestire una controversia, fammi sapere. Posso aiutarti con ulteriori approfondimenti o indicazioni specifiche! 😊

L’inadempimento del venditore in un contratto di compravendita immobiliare può portare a conseguenze legali significative, a seconda della gravità dell’inadempimento e delle clausole previste nel contratto. Ecco un’analisi approfondita della questione:


Cosa costituisce inadempimento del venditore?

Il venditore può essere considerato inadempiente quando:

  1. Non rispetta i termini del contratto:
    • Ritardo o mancata consegna dell’immobile.
    • Inadempimento delle condizioni stabilite (es. regolarizzazione urbanistica o ipotecaria).
  2. Non trasferisce la proprietà libera da vincoli:
    • Presenza di ipoteche, pignoramenti o altri gravami non dichiarati.
  3. Vizi o difetti dell’immobile:
    • L’immobile presenta vizi occulti o difetti strutturali non comunicati.
  4. Mancanza di documenti necessari:
    • Certificato di agibilità, conformità catastale, o altra documentazione essenziale non consegnata.

Rimedi legali per l’acquirente

L’acquirente ha diverse opzioni in caso di inadempimento del venditore:

1. Richiesta di adempimento forzato

  • Se il venditore non trasferisce l’immobile come previsto, l’acquirente può rivolgersi al tribunale per chiedere l’esecuzione forzata del contratto.
  • Articolo 2932 Codice Civile: L’acquirente può ottenere una sentenza che produca gli stessi effetti del rogito.

2. Risoluzione del contratto

  • In caso di grave inadempimento, l’acquirente può chiedere la risoluzione del contratto con il risarcimento dei danni.
  • Articolo 1453 Codice Civile: La risoluzione può essere richiesta in caso di mancata esecuzione delle obbligazioni principali.

3. Risarcimento dei danni

  • L’acquirente può chiedere il risarcimento per i danni subiti, compresi:
    • Perdite economiche (es. spese sostenute inutilmente).
    • Danni morali (es. disagio o ritardi nella disponibilità dell’immobile).

4. Restituzione della caparra confirmatoria

  • Se è stata versata una caparra confirmatoria:
    • L’acquirente può richiedere il doppio della caparra (Art. 1385 Codice Civile).

Azioni pratiche da intraprendere

  1. Diffida formale:
    • Invia una lettera raccomandata o PEC al venditore per sollecitare l’adempimento entro un termine ragionevole.
  2. Clausola risolutiva espressa:
    • Se il contratto contiene questa clausola, il contratto si risolve automaticamente al verificarsi dell’inadempimento.
  3. Mediazione o negoziazione:
    • Puoi tentare di risolvere la controversia in via amichevole, magari con l’aiuto di un mediatore.
  4. Azione legale:
    • Se non ottieni soddisfazione, rivolgiti a un avvocato per intraprendere un’azione giudiziaria.

Esempio pratico

Caso: Hai stipulato un contratto preliminare e versato una caparra confirmatoria, ma il venditore non riesce a consegnare l’immobile entro la data pattuita perché è gravato da un’ipoteca.

  • Passaggi:
    1. Invia una diffida per chiedere la risoluzione dell’ipoteca entro un termine (es. 15 giorni).
    2. Se il problema non si risolve, chiedi la risoluzione del contratto e la restituzione del doppio della caparra.
    3. Se necessario, ricorri al giudice per ottenere il risarcimento dei danni.

Consigli per prevenire problemi

  1. Verifiche preliminari:
    • Controlla con il notaio che l’immobile sia libero da vincoli (ipoteche, pignoramenti).
  2. Contratto chiaro e dettagliato:
    • Inserisci clausole che specifichino le conseguenze in caso di inadempimento.
  3. Fidati di professionisti:
    • Affidati a un avvocato o notaio di fiducia per la redazione del contratto.

Contratti in genere – Scioglimento del contratto – Recesso unilaterale recesso ex art. 1385, comma 2, c.c. – Presupposti – Non inadempienza del contraente recedente – Necessità – Criterio di valutazione. Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria contratto preliminare di vendita – Versamento della caparra confirmatoria da parte del promissario acquirente – Successiva dichiarazione di nullità del preliminare con sentenza passata in giudicato – Diritto della parte ad esigere la restituzione della caparra – Sussistenza – Preclusione del giudicato – Insussistenza. Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria – Recesso – Legittimità – Condizioni – Inadempimento di non scarsa importanza – Necessità – Valutazione da parte del giudice dell’incidenza sull’economia complessiva del contratto – Criteri

Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria – Recesso – Legittimità – Condizioni – Inadempimento di non scarsa importanza – Necessità – Valutazione da parte del giudice dell’incidenza sull’economia complessiva del contratto – Criteri.

Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Sentenza|28 giugno 2012| n. 10953

Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria – Parte non inadempiente – Ricorso al rimedio ordinario della risoluzione – Ammissibilità – Conseguenze – Restituzione della caparra – Fondamento – Maggior danno – Onere probatorio a carico della parte non inadempiente – Previsione cumulativa di clausola penale e caparra confirmatoria – Funzione – Determinazione preventiva del danno spettante al contraente non inadempiente.

In tema di caparra confirmatoria, qualora la parte non inadempiente, invece di recedere dal contratto, preferisca domandarne la risoluzione, ai sensi dell’art. art. 1385, terzo comma, cod. civ., la restituzione di quanto versato a titolo di caparra è dovuta dalla parte inadempiente quale effetto della risoluzione stessa, in conseguenza della caducazione della sua causa giustificativa, senza alcuna necessità di specifica prova del danno, essendo questo (consistente nella perdita della somma capitale versata alla controparte, maggiorata degli interessi) “in re ipsa”, mentre la prova richiesta alla parte che abbia scelto il rimedio ordinario della risoluzione riguarda esclusivamente l’eventuale maggior danno subito per effetto dell’inadempimento dell’altra parte. Peraltro, ove nello stesso contratto sia stipulata una clausola penale in aggiunta alla caparra confirmatoria, tale ulteriore danno risulta automaticamente determinato nel “quantum” previsto a titolo di penale, la quale ha la funzione di limitare preventivamente il risarcimento del danno nel caso in cui la parte che non è inadempiente preferisca, anziché recedere dal contratto, domandarne l’esecuzione o la risoluzione.

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Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Sentenza|25 ottobre 2010| n. 21838

Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria – Risoluzione del contratto per inosservanza del termine essenziale – Recesso della parte adempiente ai sensi dell’art. 1385 cod. civ. nel caso di caparraconfirmatoria – Ammissibilità – Fondamento – Condizioni.

La risoluzione del contratto di diritto per inosservanza del termine essenziale (art. 1457 cod. civ.) non preclude alla parte adempiente, nel caso in cui sia stata contrattualmente prevista una caparra confirmatoria, l’esercizio della facoltà di recesso ai sensi dell’art. 1385 cod. civ. per ottenere, invece del risarcimento del danno, la ritenzione della caparra o la restituzione del suo doppio, poiché dette domande hanno una minore ampiezza rispetto a quella di risoluzione e possono essere proposte anche nel caso in cui si sia verificata di diritto la risoluzione stessa; in tal caso, però, si può considerare legittimo il recesso solo quando l’inadempimento dell’altra parte non sia di scarsa importanza avuto riguardo all’interesse del recedente.

Corte di Cassazione|Sezione 2|Civile|Ordinanza|16 maggio 2019| n. 13241

Contratti in genere – Scioglimento del contratto – Recesso unilaterale recesso ex art. 1385, comma 2, c.c. – Presupposti – Non inadempienza del contraente recedente – Necessità – Criterio di valutazione.

Il contraente che vuole esercitare il diritto di recesso ex art. 1385 c.c. non deve essere a sua volta inadempiente; l’indagine circa il suo inadempimento deve avvenire tenendo conto del valore della parte dell’obbligazione non adempiuta rispetto al tutto, sulla base di un criterio di proporzionalità, occorrendo all’uopo verificare, a seguito di una valutazione complessiva e globale del comportamento delle parti se, per effetto dell’inadempimento del recedente, si sia verificata ai danni della controparte una sensibile alterazione dell’equilibrio contrattuale o se, invece, tale alterazione non dipenda dall’inadempimento della controparte.

Avv Bologna Sergio Armaroli , trovare una soluzione alla tua causa ereditaria, trovare  il modo di risolver e una controversia ereditaria che dura da anni, ragionando insieme sulle diverse possibilità. Avv Bologna Sergio Armaroli esperto di diritto immobiliare, contratti di compravendita immobiliare, proposte in agenzia, chiama con fiducia l’avv Bologna Sergio Armaroli. Avv Bologna Sergio Armaroli come  ricevo un cliente. In primo luogo fissando un appuntamento ove  il cliente potrà in tutta calma e tranquillita’ parlarmi delle sue problematiche.
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DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA di Cassazione|Sezione 1|Civile|Ordinanza|10 maggio 2019| n. 12549

Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria – Recesso – Legittimità – Condizioni – Inadempimento di non scarsa importanza – Necessità – Valutazione da parte del giudice dell’incidenza sull’economia complessiva del contratto – Criteri.

La disciplina dettata dal secondo comma dell’art. 1385 c.c., in tema di recesso per inadempimento nell’ipotesi in cui sia stata prestata una caparra confirmatoria, non deroga affatto alla disciplina generale della risoluzione per inadempimento, consentendo il recesso di una parte solo quando l’inadempimento della controparte sia colpevole e di non scarsa importanza in relazione all’interesse dell’altro contraente. Pertanto, nell’ indagine sull’inadempienza contrattuale da compiersi al fine di stabilire se ed a chi spetti il diritto di recesso, i criteri da adottarsi sono quegli stessi che si debbono seguire nel caso di controversia su reciproche istanze di risoluzione, nel senso che occorre in ogni caso una valutazione comparativa del comportamento di entrambi i contraenti in relazione al contratto, in modo da stabilire quale di essi abbia fatto venir meno, con il proprio comportamento, l’interesse dell’altro al mantenimento del negozio.

Corte di Cassazione|Sezione 6 3|Civile|Ordinanza|19 settembre 2019| n. 23409

Contratti in genere – Caparra – Confirmatoria contratto preliminare di vendita – Versamento della caparra confirmatoria da parte del promissario acquirente – Successiva dichiarazione di nullità del preliminare con sentenza passata in giudicato – Diritto della parte ad esigere la restituzione della caparra – Sussistenza – Preclusione del giudicato – Insussistenza.

Qualora all’atto della stipula di un contratto preliminare di compravendita il promissario acquirente abbia versato al promittente venditore una somma a titolo di caparra confirmatoria ed il contratto preliminare sia stato successivamente dichiarato nullo con sentenza passata in giudicato, il promissario acquirente ha diritto – senza che possa configurarsi la preclusione del giudicato – alla restituzione della caparra stessa.

DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA di Cassazione|Sezione 1|Civile|Ordinanza|10 maggio 2019| n. 12549

DIRITTO IMMOBILIARE BOLOGNA in genere – Caparra – Confirmatoria – Recesso – Legittimità – Condizioni – Inadempimento di non scarsa importanza – Necessità – Valutazione da parte del giudice dell’incidenza sull’economia complessiva del contratto – Criteri.

La disciplina dettata dal secondo comma dell’art. 1385 c.c., in tema di recesso per inadempimento nell’ipotesi in cui sia stata prestata una caparra confirmatoria, non deroga affatto alla disciplina generale della risoluzione per inadempimento, consentendo il recesso di una parte solo quando l’inadempimento della controparte sia colpevole e di non scarsa importanza in relazione all’interesse dell’altro contraente. Pertanto, nell’ indagine sull’inadempienza contrattuale da compiersi al fine di stabilire se ed a chi spetti il diritto di recesso, i criteri da adottarsi sono quegli stessi che si debbono seguire nel caso di controversia su reciproche istanze di risoluzione, nel senso che occorre in ogni caso una valutazione comparativa del comportamento di entrambi i contraenti in relazione al contratto, in modo da stabilire quale di essi abbia fatto venir meno, con il proprio comportamento, l’interesse dell’altro al mantenimento del negozio.