Hai deciso di separarti? A Bologna l’avvocato esperto che ti evita errori gravi

Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te
Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te

Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te

Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te
Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te

Separarsi non è mai semplice.
Soprattutto quando ci sono figli di mezzo e mille domande che ti tormentano ogni giorno:
“Come faccio a proteggerli?”
“Riuscirò a mantenere un rapporto sereno con loro?”
“Chi decide con chi staranno?”
“E io? Chi tutela i miei diritti?”

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Se ti stai ponendo queste domande, sappi una cosa: non sei solo.
E, soprattutto, non devi affrontare tutto questo da solo.

👩‍⚖️ L’avvocato giusto fa la differenza

Quando la separazione diventa inevitabile, scegliere l’avvocato giusto è la prima vera decisione importante per proteggere te e i tuoi figli.

Un avvocato esperto in diritto di famiglia non si limita a compilare documenti o a gestire udienze.
Fa molto di più: ti ascolta, ti consiglia, costruisce una strategia che tenga conto delle tue esigenze e del benessere dei tuoi figli.

🛡️ Cosa può fare per te un avvocato davvero competente?

Ti guida nelle scelte legali più delicate, come l’affidamento condiviso, la collocazione dei figli, l’assegno di mantenimento.
Previene i conflitti inutili, cercando soluzioni condivise che evitino traumi e battaglie legali.
Tutela i tuoi diritti, anche quando l’altro coniuge cerca di approfittarsene o mette in atto pressioni psicologiche.
Protegge i tuoi figli, aiutandoti a creare un ambiente equilibrato, nonostante la rottura familiare.
Ti rappresenta in tribunale, con fermezza e competenza, se la separazione diventa giudiziale e non c’è più dialogo.

👶 E per i tuoi figli? La priorità assoluta

Quando ci sono dei minori, ogni passo deve essere fatto con il loro interesse come punto fermo.
Questo non vuol dire rinunciare ai tuoi diritti, ma agire con lucidità, empatia e competenza.
L’avvocato giusto è quello che ti aiuta a prendere decisioni difficili senza mai dimenticare chi sei e cosa conta davvero.

🔍 Come capire se hai trovato l’avvocato giusto?

  • Ti ascolta senza giudicare
  • Ti spiega le cose in modo chiaro, senza legalese
  • Ti dà soluzioni, non solo problemi
  • Ha esperienza specifica nelle separazioni con figli
  • Lavora per la soluzione, non per alimentare il conflitto

Una nuova fase può cominciare oggi

Separarsi è una fase di rottura, ma può diventare una fase di rinascita, se affrontata nel modo giusto.
Tutelare te stesso e i tuoi figli è possibile.
Con il supporto legale adatto, puoi farlo con equilibrio, dignità e forza.

📞 Hai bisogno di aiuto? Parliamone.
Lavoro ogni giorno per aiutare persone come te a uscire da una situazione difficile, con rispetto e professionalità.
La tua serenità e quella dei tuoi figli viene prima di tutto.

​L’ordinanza n. 30119 del 22 novembre 2024 della Corte di Cassazione, Sezione I Civile, affronta il tema dell’assegno di mantenimento in caso di separazione, stabilendo che il diritto a tale assegno può sussistere anche se il coniuge richiedente è economicamente autosufficiente, purché vi sia una significativa disparità reddituale tra i coniugi e il mantenimento sia necessario per garantire un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio. ​

Contesto del caso:

Nel caso specifico, il marito aveva richiesto la separazione legale dalla moglie e l’esclusione di qualsiasi obbligo di mantenimento, sostenendo che la moglie fosse economicamente autosufficiente. Tuttavia, la moglie aveva richiesto un assegno di mantenimento, evidenziando una disparità reddituale e una condizione economica difficile. ​

Principi stabiliti dalla Cassazione:

  1. Persistenza del dovere di assistenza materiale: In caso di separazione, a differenza del divorzio, il vincolo coniugale permane, e con esso il dovere di assistenza materiale tra i coniugi. Pertanto, l’assegno di mantenimento deve essere valutato considerando il tenore di vita goduto durante il matrimonio.
  2. Valutazione delle aspettative previdenziali: La Corte ha ritenuto legittimo che il giudice consideri, nella valutazione dell’assegno di mantenimento, anche le future aspettative previdenziali del coniuge richiedente, come una pensione prevedibilmente inferiore rispetto a quella dell’altro coniuge. ​
  3. Irrilevanza dell’autosufficienza economica: Il fatto che il coniuge richiedente abbia sempre lavorato e sia economicamente autosufficiente non esclude automaticamente il diritto all’assegno di mantenimento, se sussiste una significativa disparità reddituale e patrimoniale tra i coniugi. ​Questa ordinanza sottolinea l’importanza di una valutazione complessiva delle condizioni economiche e patrimoniali dei coniugi in caso di separazione. Anche se entrambi i coniugi sono economicamente attivi, il giudice deve considerare la disparità reddituale e le aspettative future per garantire un equilibrio equo e il mantenimento di un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio.

In sintesi, l’ordinanza n. 30119/2024 ribadisce che, in caso di separazione, l’assegno di mantenimento non è escluso dalla sola autosufficienza economica del coniuge richiedente, ma richiede una valutazione attenta delle condizioni economiche complessive e delle aspettative future di entrambi i coniugi.​

Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te
Vuoi tutelare te stesso e i tuoi figli nella separazione? Ecco l’avvocato che fa per te

​L’ordinanza n. 20034 del 22 luglio 2024 della Corte di Cassazione, Sezione I Civile, affronta la distinzione tra gli accordi stipulati dai coniugi in sede di separazione consensuale, distinguendo tra contenuto essenziale e contenuto eventuale degli stessi.​

Contesto della vicenda:

Nel caso esaminato, l’ex marito contestava una sentenza della Corte d’Appello che aveva revocato l’assegnazione della casa familiare alla moglie, sostenendo che tale revoca fosse avvenuta senza una sua specifica richiesta. Inoltre, la Corte d’Appello aveva ritenuto che l’assegnazione della casa, prevista nell’accordo di separazione consensuale, fosse un accordo autonomo e non modificabile in sede di divorzio.​

Principi stabiliti dalla Cassazione:

  1. Contenuto essenziale degli accordi: Comprende le pattuizioni direttamente collegate alla separazione, come l’affidamento dei figli, l’assegno di mantenimento e l’assegnazione della casa familiare. Questi accordi possono essere modificati o revocati ai sensi dell’art. 710 c.p.c. (ora art. 473-bis.29 c.p.c.) e sono destinati a essere superati dalla pronuncia di divorzio, che stabilisce nuove condizioni in base al nuovo status dei coniugi.​
  2. Contenuto eventuale degli accordi: Include pattuizioni che, pur trovando occasione nella separazione, regolano situazioni patrimoniali autonome e non direttamente connesse alla separazione stessa. Tali accordi sono soggetti alla disciplina dei contratti e non possono essere modificati o revocati dal giudice della separazione o del divorzio.​

Implicazioni pratiche:

La Corte ha sottolineato l’importanza di interpretare correttamente la volontà delle parti al momento della stipula degli accordi di separazione. È fondamentale distinguere tra patti che hanno causa concreta nella separazione e quelli che, pur stipulati in tale contesto, regolano aspetti patrimoniali autonomi. Questa distinzione influisce sulla possibilità di modificare o revocare tali accordi in sede giudiziale.​

In conclusione, l’ordinanza n. 20034/2024 ribadisce la necessità di una chiara distinzione tra contenuto essenziale ed eventuale degli accordi di separazione consensuale, al fine di determinare correttamente la loro natura giuridica e le modalità di eventuale modifica o revoca.​

​L’ordinanza n. 30119 del 22 novembre 2024 della Corte di Cassazione affronta il tema dell’assegno di mantenimento in caso di separazione personale tra coniugi, stabilendo che il diritto a tale assegno può sussistere anche se il coniuge richiedente è economicamente autosufficiente, purché vi sia una significativa disparità reddituale tra i coniugi e il mantenimento sia necessario per garantire un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio. ​

Contesto del caso:

Nel caso specifico, il marito aveva richiesto la separazione legale dalla moglie e l’esclusione di qualsiasi obbligo di mantenimento, sostenendo che la moglie fosse economicamente autosufficiente. Tuttavia, la moglie aveva richiesto un assegno di mantenimento, evidenziando una disparità reddituale e una condizione economica difficile. ​

Principi stabiliti dalla Cassazione:

  1. Persistenza del dovere di assistenza materiale: In caso di separazione, a differenza del divorzio, il vincolo coniugale permane, e con esso il dovere di assistenza materiale tra i coniugi. Pertanto, l’assegno di mantenimento deve essere valutato considerando il tenore di vita goduto durante il matrimonio. ​
  2. Valutazione delle aspettative previdenziali: La Corte ha ritenuto legittimo che il giudice consideri, nella valutazione dell’assegno di mantenimento, anche le future aspettative previdenziali del coniuge richiedente, come una pensione prevedibilmente inferiore rispetto a quella dell’altro coniuge. ​
  3. Irrilevanza dell’autosufficienza economica: Il fatto che il coniuge richiedente abbia sempre lavorato e sia economicamente autosufficiente non esclude automaticamente il diritto all’assegno di mantenimento, se sussiste una significativa disparità reddituale e patrimoniale tra i coniugi

Implicazioni pratiche:

Questa ordinanza sottolinea l’importanza di una valutazione complessiva delle condizioni economiche e patrimoniali dei coniugi in caso di separazione. Anche se entrambi i coniugi sono economicamente attivi, il giudice deve considerare la disparità reddituale e le aspettative future per garantire un equilibrio equo e il mantenimento di un tenore di vita simile a quello goduto durante il matrimonio. ​

In sintesi, l’ordinanza n. 30119/2024 ribadisce che, in caso di separazione, l’assegno di mantenimento non è escluso dalla sola autosufficienza economica del coniuge richiedente, ma richiede una valutazione attenta delle condizioni economiche complessive e delle aspettative future di entrambi i coniugi.​

Separarsi è una delle decisioni più difficili nella vita di una persona.
È un momento delicato, fatto di incertezze, emozioni contrastanti, ma anche di scelte pratiche e legali che non puoi permetterti di sbagliare.

Ecco perché, se vivi a Bologna e hai deciso di mettere fine al tuo matrimonio, la prima cosa da fare è affidarti a un avvocato esperto in diritto di famiglia.

⚠️ Separarsi senza assistenza legale? Un rischio da non correre

Molti pensano che la separazione, soprattutto se consensuale, sia una formalità.
Ma non è così. Anche nelle situazioni apparentemente semplici, si nascondono insidie che, se trascurate, possono costarti caro in termini economici, patrimoniali e – soprattutto – emotivi.

Ecco alcuni errori comuni che puoi evitare grazie a un avvocato esperto:

  • Accettare accordi squilibrati per paura del conflitto o per mancanza di informazioni legali
  • Dimenticare la tutela dei figli minori, rischiando conseguenze gravi sull’affidamento o sul mantenimento
  • Sottovalutare il valore dei beni comuni o delle scelte patrimoniali pregresse
  • Non prevedere modifiche future, come cambiamenti di reddito, nuove convivenze o trasferimenti
  • Firmare in fretta pur di “chiudere”, senza comprendere le vere conseguenze a lungo termine

👩‍⚖️ Cosa fa per te un avvocato esperto in separazioni a Bologna?

Un avvocato che conosce a fondo il diritto di famiglia – e opera sul territorio bolognese – ti offre competenza, esperienza e una conoscenza approfondita delle prassi dei Tribunali locali.
Ecco cosa può fare concretamente per te:

✅ Ti ascolta, ti orienta e chiarisce ogni dubbio con parole semplici
✅ Ti aiuta a scegliere tra separazione consensuale e giudiziale in base alla tua situazione
✅ Redige accordi solidi e su misura, che tengano conto dei tuoi interessi e di quelli dei tuoi figli
✅ Ti tutela nel caso di immobili condivisi, conti correnti, imprese familiari
✅ Rappresenta i tuoi diritti davanti al giudice, se il dialogo con l’altro coniuge è impossibile
✅ Ti segue anche dopo la separazione, per eventuali modifiche o problematiche successive

📍 Bologna: perché è importante scegliere un legale del territorio

Un avvocato che lavora a Bologna conosce:

  • Le tempistiche e prassi locali del Tribunale di Bologna
  • Le differenze tra i giudici nelle decisioni su affidamento e mantenimento
  • Le realtà concrete delle famiglie bolognesi, con sensibilità e realismo
  • La possibilità di mediare con colleghi del posto in modo più efficace e rapido

Scegliere un avvocato di Bologna vuol dire avere un alleato vicino, presente e capace di muoversi con agilità nel sistema locale.

Separarsi è un nuovo inizio: fallo nel modo giusto

Ogni separazione è un passaggio complesso. Ma può diventare l’inizio di una nuova fase, più consapevole, più serena e più giusta.

👉 Non lasciare che l’urgenza o la rabbia guidino le tue scelte.
A Bologna puoi contare su un avvocato esperto, vicino a te, pronto ad accompagnarti in ogni fase.

📞 Hai bisogno di una consulenza? Contattaci oggi stesso.051 6447838 
Una chiacchierata può fare chiarezza, toglierti molti pesi e aiutarti a vedere finalmente un orizzonte nuovo.