EREDI DANNEGGIATI DA TESTAMENTO AVVOCATO ESPERTO

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BOLOGNA SEDE TEL 051 6447838 VICENZA LIVORNO PISA PADOVA FERMO ANCONA ROVIGO

EREDI DANNEGGIATI DA TESTAMENTO AVVOCATO ESPERTOBOLOGNA SEDE TEL 05\1 6447838 VICENZA LIVORNO PISA PADOVA FERMO ANCONA ROVIGO
EREDI DANNEGGIATI DA TESTAMENTO AVVOCATO ESPERTO BOLOGNA SEDE TEL 05\1 6447838 VICENZA LIVORNO PISA PADOVA FERMO ANCONA ROVIGO

Gli eredi legittimari sono quelle persone che, per legge, hanno diritto a una quota minima del patrimonio del defunto, indipendentemente dalle disposizioni testamentarie. Questo diritto è garantito dall’ordinamento italiano per proteggere i legami familiari e assicurare una ripartizione equa dei beni.

Chi sono gli eredi legittimari?

Gli eredi legittimari, secondo il Codice Civile italiano (artt. 536 e seguenti), sono:

  1. Coniuge (o il partner unito civilmente).
  2. Figli (legittimi, legittimati, adottivi o naturali).
  3. Ascendenti (genitori e nonni), ma solo se mancano i figli.

Quote di legittima

Le quote di legittima variano in base alla composizione familiare:

  1. Se c’è il coniuge:
  • Coniuge solo: metà del patrimonio.
  • Coniuge e un figlio: 1/3 ciascuno (il resto è disponibile per il testatore).
  • Coniuge e più figli: al coniuge spetta 1/4 e ai figli complessivamente 1/2 (il resto è disponibile).
  • Coniuge e ascendenti (se mancano figli): 2/3 al coniuge e 1/3 agli ascendenti.
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  1. Se ci sono solo figli:
  • Un figlio solo: metà del patrimonio.
  • Più figli: 2/3 del patrimonio divisi equamente.
  1. Se ci sono solo ascendenti:
  • Ascendenti soli: 1/3 del patrimonio.

Diritti del coniuge

Oltre alla quota di legittima, il coniuge ha diritto a:

  • L’abitazione della casa coniugale.
  • L’uso dei mobili che arredano la casa coniugale.

Come si tutela la legittima?

Se il testatore dispone dei beni in modo da ledere la legittima (ad esempio, lasciando tutto a un terzo), gli eredi legittimari possono agire con:

  1. Azione di riduzione: per far annullare le disposizioni testamentarie o donazioni che ledono la loro quota.
  2. Azione di restituzione: per ottenere la restituzione dei beni indebitamente trasferiti.

Se hai bisogno di un chiarimento specifico o vuoi approfondire un caso particolare, fammi sapere! 😊

 

 

erede legittimario danneggiato da testamento

Se un erede legittimario viene danneggiato da un testamento (cioè la sua quota di legittima viene lesa o non rispettata), ha la possibilità di tutelare i propri diritti attraverso strumenti legali previsti dal Codice Civile italiano.

Cosa significa “essere danneggiati da un testamento”?

Un erede legittimario è danneggiato quando il testatore:

  • Non gli ha lasciato nulla.
  • Ha assegnato beni o denaro di valore inferiore alla sua quota di legittima.
  • Ha disposto delle donazioni o legati che riducono il patrimonio disponibile oltre i limiti consentiti dalla legge.

Cosa può fare l’erede danneggiato?

  1. Azione di riduzione

Questa è l’azione principale che l’erede legittimario può intraprendere per far valere i suoi diritti. Serve a:

  • Ridurre le disposizioni testamentarie (o anche donazioni fatte in vita) che ledono la quota di legittima.
  • Ripristinare l’equilibrio tra gli eredi.

Come funziona?

  • Si calcola l’asse ereditario: il patrimonio del defunto al momento della morte, sommando i beni rimasti e le donazioni fatte in vita.
  • Si verifica se la quota di legittima spettante all’erede è stata rispettata.
  • Se necessario, si riducono in proporzione:
    • Prima le disposizioni testamentarie.
    • Poi le donazioni effettuate in vita.
  1. Azione di restituzione

Se i beni lesivi della legittima sono già stati trasferiti ad altri, l’erede legittimario può chiedere la restituzione dei beni (ad esempio da chi ha ricevuto una donazione o un legato).

  1. Impugnazione del testamento

Se il testamento presenta vizi di forma, è contrario alla legge, o se si dimostra che il testatore non era capace di intendere e di volere al momento della redazione, l’erede legittimario può:

  • Chiedere l’annullamento del testamento.
  • Rivendicare la sua quota ereditaria secondo le norme della successione legittima.

Esempio pratico

Supponiamo che:

  • Il defunto abbia un patrimonio di 300.000 €.
  • Lasci in eredità tutto a un amico tramite testamento, ignorando il figlio legittimario.

In questo caso:

  • Il figlio, come erede legittimario, ha diritto ad almeno 150.000 € (la metà del patrimonio, essendo l’unico figlio).
  • Può agire per la riduzione del testamento e far valere il suo diritto alla quota di legittima.

Termini per agire

  • L’azione di riduzione si prescrive entro 10 anni dall’apertura della successione (cioè dalla morte del testatore).
  • L’azione di restituzione, invece, si prescrive entro 20 anni.

Consigli pratici

  1. Valutare la situazione: Rivolgersi a un avvocato o a un notaio per calcolare l’asse ereditario e la quota spettante.
  2. Tentare una soluzione bonaria: Spesso è possibile risolvere i conflitti tra gli eredi senza ricorrere al tribunale.
  3. Agire legalmente: Se non si trova un accordo, intraprendere l’azione di riduzione o altre vie legali.

Se hai bisogno di un chiarimento specifico o vuoi approfondire un caso concreto, sono qui per aiutarti! 😊

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso diverse sentenze significative riguardanti la tutela dei diritti degli eredi legittimari nelle successioni ereditarie.

Sentenza n. 27580/2024

La sentenza n. 27580 del 24 ottobre 2024 della II Sezione Civile ha affrontato il tema degli atti simulati in ambito successorio. In particolare, la Corte ha ribadito che i trasferimenti di proprietà effettuati dal de cuius, se configurati in modo da celare un’intenzione donativa, sono nulli se non rispettano la forma di atto pubblico richiesta per le donazioni. Questo principio mira a proteggere le quote di legittima degli eredi, impedendo che vengano eluse tramite atti simulati.

 

Sentenza n. 31125/2023

La sentenza n. 31125 dell’8 novembre 2023 ha segnato un punto di svolta nel diritto successorio italiano, offrendo chiarimenti sul trattamento dei beni ereditari in caso di lesione della legittima. La Corte ha stabilito che, ai fini dell’azione di riduzione esercitata da un legittimario pretermesso, il valore dei beni ereditari deve considerare l’incremento di valore successivo all’apertura della successione. Questo significa che, mentre la riduzione si basa sul valore dei beni al momento dell’apertura della successione, la divisione deve considerare l’attuale valore venale dei beni, assicurando una distribuzione equa dell’eredità tra gli eredi e i legittimari.

 

Sentenze n. 15465/2024 e n. 14881/2024

Le sentenze n. 15465 del 3 giugno 2024 e n. 14881 del 28 maggio 2024 hanno fornito indicazioni sulle modalità di esercizio dei diritti in caso di lesione della legittima. La Corte ha sottolineato l’importanza di una corretta impostazione delle richieste sin dalla fase iniziale del giudizio, evidenziando che l’erede deve fornire una prova precisa del valore del patrimonio del defunto e della lesione della propria quota. Inoltre, è stato chiarito che, in sede di divisione ereditaria, le migliorie apportate da uno degli eredi su un bene ereditario danno diritto solo a un rimborso proporzionale, nel rispetto del principio di accessione.