LITI EREDITARIE AVVOCATO ESPERTO BOLOGNA IMOLA RAVENNA FORLI CESENA 

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HAI UNA SUCCESSIONE SEI EREDE E STAI AVENDO GRANDI PROBLEMI?

ALLORA DEVI PENSARE A UNA SOLUZIONE CHE TI DIA TRANQUILLITA’ 

L’avvocato esperto in successioni è un professionista del diritto che si occupa di tutte le questioni legali connesse alle successioni ereditarie.

Le successioni ereditarie sono regolate dal codice civile italiano, che prevede che, alla morte di una persona, il suo patrimonio sia devoluto ai suoi eredi. Gli eredi possono essere designati dal defunto con testamento o, in mancanza di testamento, secondo le regole della legge.

L’avvocato esperto in successioni può fornire assistenza legale in tutte le fasi della successione, dalla consulenza iniziale alla definizione della successione stessa.

In particolare, l’avvocato esperto in successioni può:

  • Fornire consulenza legale sulla redazione di un testamento. Il testamento è un atto giuridico con il quale il testatore dispone dei propri beni per il tempo in cui non sarà più in vita. L’avvocato esperto in successioni può aiutare il testatore a redigere un testamento valido e conforme alla legge.
  • Assistere gli eredi nella definizione della successione. In mancanza di testamento, la successione si apre secondo le regole della legge. L’avvocato esperto in successioni può assistere gli eredi nella definizione della successione, ad esempio nella ricerca dei legittimari, nella divisione del patrimonio o nella impugnazione di un testamento.
  • Rappresentare gli eredi in giudizio. In caso di controversie tra gli eredi, l’avvocato esperto in successioni può rappresentare gli eredi in giudizio.

5 qualità di un avvocato esperto successioni

La successione è un evento importante, che può avere un impatto significativo sulla vita delle persone coinvolte. In questi momenti, è importante affidarsi a un professionista competente e preparato, in grado di tutelare i propri interessi e garantire il rispetto dei propri diritti.

Ecco 5 qualità che un avvocato esperto successioni dovrebbe avere:

**1. ** Competenza giuridica

L’avvocato esperto successioni deve avere una conoscenza approfondita della materia, inclusa la normativa vigente, la giurisprudenza e la prassi notarile.

**2. ** Esperienza

L’esperienza è fondamentale in materia di successioni, in quanto consente all’avvocato di affrontare con sicurezza e competenza tutte le possibili situazioni.

**3. ** Professionalità

L’avvocato esperto successioni deve essere un professionista serio e affidabile, che sappia fornire una consulenza chiara e completa.

**4. ** Sensibilità

La successione è un momento delicato, che può essere accompagnato da forti emozioni. L’avvocato esperto successioni deve essere sensibile alle esigenze dei suoi clienti e saperli supportare in questo difficile passaggio.

**5. ** Comunicazione

L’avvocato esperto successioni deve essere in grado di comunicare in modo chiaro e comprensibile, anche a persone non esperte di diritto.

In particolare, l’avvocato esperto successioni dovrebbe essere in grado di:

  • Valutare la situazione del caso concreto
  • Fornire una consulenza legale completa e aggiornata
  • Rappresentare i propri clienti in sede di negoziazione o contenzioso
  • Gestire le eventuali controversie con le altre parti coinvolte

Se state cercando un avvocato esperto successioni, è importante valutare queste qualità prima di prendere una decisione.

DEVI RISOLVERE UNA SUCCESSIONE TI OCCORRE UN AVVOCATO ESPERTO LA MATERIA E’ COMPLESSA OCCORRE ESPERIENZA 

Successioni ereditarie a Bologna come risolverle

Siamo al fianco degli eredi per il reintegro della quota di legittima, per l’impugnazione dei testamenti invalidi, per la divisione del patrimonio ereditario e per tutti gli adempimenti burocratici in materia di eredità.

Forniamo assistenza legale per cause ereditarie e di impugnazione del testamento, mediazione e contenzioso ereditario, studio approfondito successioni europeee, rintraccio beni all’estero

 

Vuoi veramente sentirti sollevato per aver risolto una gravosa questione ereditaria ????

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L’avvocato esperto Successioni ereditarie a Bologna testamenti divisioni ereditarie  Sergio Armaroli ti offre per  una soluzione pronta  l’assistenza legale necessaria per la tua successione.

Molto spesso il testamento è soggetto a interpretazioni, proprio per questo è necessario farsi guidare da esperti del settore per ridurre al minimo eventuali dubbi che potrebbero sorgere al momento della lettura di fronte agli eredi.

Avvocato esperto Successioni ereditarie a Bologna testamenti divisioni ereditarie

L’eredità o successione è spesso un argomento molto delicato e che può portare a controversie: ecco perché rivolgersi ad un avvocato esperto in successioni ereditarie è fondamentale al fine di garantire al meglio i diritti del futuro defunto. Una corretta successione richiede di affidarsi a professionisti in grado di preservare e garantire le volontà del de cuius, al netto di quanto sia ovviamente previsto dalla legge. La libertà di disporre dei propri beni consente di avvalersi della facoltà di disporre della propria eredità secondo indicazioni ben precise.

Se necessiti di un supporto o di una consulenza legale nell’ambito delle successioni, rivolgiti al nostro studio e i nostri professionisti sapranno prendersi carico della tua situazione, consigliandoti la strada più adeguata per manifestare

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  • Bologna avvocato per successioni per causa di morte; eredità;

  • Bologna avvocato per indegnità, patti successori, accettazione dell’eredità, accrescimento, rinuncia all’eredità, azioni a tutela dell’erede;

  • Bologna avvocato per successione legittima,

  • 1

    La successione legittima, in diritto, è quel tipo di successione che ha luogo quando il defunto (o de cuius) non abbia provveduto a redigere testamento, oppure quando pur avendo redatto il testamento questo è nullo o annullato ovvero dispone solo per una parte dei beni ovvero solo legati.

    Nella successione legittima l’eredità si devolve:

    • al coniuge,
    • ai discendenti,
    • agli ascendenti,
    • ai collaterali,
    • agli altri parenti entro il sesto grado,
    • e infine allo Stato.

    I soggetti che hanno diritto alla successione legittima sono definiti “legittimari”. I legittimari hanno diritto a una quota di eredità che è indisponibile, ovvero che non può essere ridotta o eliminata dal testamento.

    La quota di eredità spettante ai legittimari è determinata dal codice civile, in base al grado di parentela con il defunto.

    In particolare, il coniuge ha diritto a un quarto dell’eredità, se concorre con un solo figlio, o a un terzo dell’eredità, se concorre con più figli. I figli hanno diritto a metà dell’eredità se concorre un solo genitore, o a due terzi dell’eredità se concorrono entrambi i genitori. Gli ascendenti hanno diritto a un terzo dell’eredità se concorre un solo collaterale, o a metà dell’eredità se concorrono più collaterali. I collaterali hanno diritto a un settimo dell’eredità se concorrono solo con lo Stato, o a un quarto dell’eredità se concorrono con altri parenti entro il sesto grado.

    Se il defunto non ha lasciato legittimari, l’eredità si devolve allo Stato.

    In caso di successione legittima, l’eredità si devolve in parti uguali tra i legittimari che concorrono. Tuttavia, il codice civile prevede alcune regole di preferenza, che possono portare a una diversa distribuzione dell’eredità.

    In particolare, il coniuge è preferito ai discendenti, gli ascendenti sono preferiti ai collaterali e i collaterali di grado più prossimo sono preferiti ai collaterali di grado più remoto.

    In caso di successione legittima, gli eredi devono procedere alla divisione dell’eredità. La divisione dell’eredità può avvenire in modo consensuale, ovvero con l’accordo di tutti gli eredi, o in modo giudiziale, ovvero con l’intervento del giudice.

    In caso di divisione consensuale, gli eredi possono redigere un atto di divisione, che deve essere autenticato da un notaio. In caso di divisione giudiziale, la divisione dell’eredità è decisa dal giudice.

    La successione legittima è un istituto complesso che può comportare diverse problematiche. In caso di successione legittima, è importante rivolgersi a un avvocato esperto in successioni che possa fornire assistenza legale e tutelare i diritti degli eredi

  • Bologna avvocato per successione testamentaria, invalidità del testamentio, revocazione delle disposizioni testamentarie;

  • Bologna avvocato per quote di legittima, azioni di riduzione e restituzione;

  • Bologna avvocato per comunione e divisione dell’eredità;

  • donazione;

​ La successione legittima, o ab intestato, è quella senza testamento. Può coesistere con la successione testamentaria. Se il testamento dispone solo di alcuni beni relitti. In questo caso, sui beni non oggetto di testamento occorre applicare le regole della successione legittima. Ci sono cinque categorie di soggetti chiamati ad ereditare nella successione legittima.

  1. il coniuge
  2. i discendenti
  3. gli ascendenti e i collaterali
  4. gli altri parenti
  5. da ultimo lo Stato

Le quote e le regole sono indicate  dagli artt. 565 ss del codice civile. Si dica che lo Stato eredita solo in assenza di altri successibili. Inoltre, creandosi spesso una comunione, si applicherà l’istituto della collazione. Cioè la restituzione delle donazioni.

 

In merito alle disposizioni testamentarie è opportuno rivolgersi al professionista per definire nella maniera più opportuna, consapevole e determinata tra le parti, la procedura da seguire, onde evitare di tralasciare aspetti che alla lunga possono rivelarsi di fondamentale importanza.

 

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Quando una persona decede è necessario avere presente tutti gli aspetti che regolano la sua successione. La prima cosa da fare è presentare la dichiarazione di successione e quindi occorre sapere quando e dove presentarla, chi è obbligato a farla, quali beni vanno indicati, come si compila, le imposte da pagare e via dicendo.

  • Dalle successioni nascono liti  e le questioni sono spesso particolarmente complesse, sia da un punto di vista prettamente giuridico, poiché vengono coinvolti innumerevoli istituti di diritto civile, sia da un punto di vista più strettamente personale, stante il coinvolgimento di interessi di natura patrimoniale mischiati a rapporti parentali non sempre di facile gestione.

  • L’avvocato successioni Bologna Sergio Armaroli si propone di assistere il Cliente anzitutto nella fase di consulenza e di eventuale redazione di testamenti, in modo da poter evitare eventuali successivi problemi interpretativi e controversie, ma altresì nella fase di gestione del patrimonio del de cuius in caso di successione testamentaria o legittima.

  • Pianificare subito la propria  successione ereditaria può  evitare liti tra i figli.

    Non è mai troppo tardi per decidere il destino da assegnare al proprio patrimonio  nel momento del trapasso.

  • Come noto, nel nostro ordinamento giuridico  l’eredità può essere devoluta per legge (successione legittima) o per testamento (successione testamentaria)

  • Viene attribuita per legge nel caso in cui il defunto non abbia redatto alcun testamento.

Lo Studio avvocato Bologna  affronta tutte le complesse questioni che caratterizzano, dopo il decesso di una persona, la sua vicenda ereditaria: capacità a succedere, accettazione con o senza beneficio di inventario, rinuncia all’eredità, successione legittima o testamentaria, azione di riduzione, divisione e collazione, scioglimento della comunione ereditaria, validità ed impugnazione del testamento.

Quali sono i requisiti del testamento olografo 

–Autografia: il documento (detto anche scheda testamentaria) in cui sono contenute le volontà del testatore deve essere redatto integralmente dalla sua mano al fine di garantire che le disposizioni siano riferibili alla volontà del testatore medesimo. Ad esempio qualora nel testo si trovasse una parola scritta da una mano diversa, il testamento sarebbe nullo. Non è riconosciuto come tale un testamento olografo scritto a macchina o stampato al computer. Questo per evitare che sussistano dei dubbi sulla reale provenienza delle sue scelte.

-Data: è un elemento importantissimo perché accerta la capacità del testatore nel momento in cui fu redatto il testamento. Deve contenere l’indicazione del giorno, mese e anno e può essere apposta in ogni parte della scheda.

-Sottoscrizione: l’apposizione della firma del testatore, è condizione necessaria per l’individuazione dell’autore dell’atto. Secondo l’art. 602 c.c. essa “deve essere posta alla fine delle disposizioni”.

Se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore.

TIPI DI SUCCESSIONE:

successione legittima, ossia la successione che si apre in assenza di testamento ed alla quale possono concorrere, a seconda dei vari casi, i parenti (figli, genitori, ascendenti, fratelli e sorelle, parenti entro il sesto grado), il coniuge e, in mancanza di altri aventi diritto, lo Stato;

successione testamentaria, ossia la successione che si apre in presenza di un testamento (olografo, pubblico, segreto) e con la quale il defunto dispone del suo patrimonio (nel rispetto, comunque, dei diritti dei legittimari: v. oltre) o soltanto di determinati beni (legato);

legittimari, persone alle quali la legge riserva in ogni caso una quota dell’eredità (quota “legittima”), per cui, a prescindere da qualsiasi disposizione testamentaria, queste persone hanno diritto a tale quota; le persone in questione sono il coniuge, i figli e gli ascendenti legittimi;

impugnazione del testamento per lesione della quota “legittima”, nel caso in cui con il testamento il defunto (detto anche “de cuius” o “testatore”) abbia disposto del suo patrimonio violando la quota in ogni caso riservata ai legittimari;

AVVOCATO SERGIO ARMAROLI BOLOGNA RISOLVE SUCCESSIONI TUTELA EREDI

  1. AMBITI DI COMPETENZA SPECIFICA:
  2. Eredità
  3. Consulenza ereditaria
  4. Quote di legittima
  5. Testamento olografo
  6. Testamento segreto
  7. Testamento pubblico
  8. Testamentobiologico
  9. Accettazione di eredità
  10. Eredi necessari
  11. Patto di famiglia
  12. Trust
  13. Azione giudiziaria a tutela dell’erede legittimo
  14. Donazioni tra coniugi
  15. Donazione ai figli
  16. Donazione in vista di un futuro matrimonio
  17. Donazione indiretta
  18. Successioni
  19. Redazione della Dichiarazione di successione e sua presentazione presso gli Uffici competenti
  20. Esecuzione visure catastali
  21. Riunioni di usufrutto
  22. Domande formali di ogni genere attinenti alla successione
  23. Rinunzia all’eredità
  24. Assistenza in atti pubblici
  25. Attivazione della pianificazione successoria
  26. Redazione di testamenti sulla base delle disposizioni del testatore
  27. Pianificazione della successione
  28. Pianificazione della successione all’interno dell’impresa
  29. Custodia di testamenti
  30. Custodia di disposizioni di ultime volontà

Quindi può andare bene anche uno pseudonimo a condizione che faccia riconoscere senza ombra di dubbio il testatore.

Cosa fare quando si teme di essere di fronte ad un Testamento falso Bologna ? Per prima cosa occorre impugnarlo per poter andare a garantire il congelamento di tutti i beni e dell’intera eredità.

Per impugnarlo occorre che si vada ad effettuare una denuncia alle autorità dichiarando il suo sospetto. Il sospetto nasce quando si riconosce che la firma non è reale, magari del tutto falsa.

La data di emissione del testamento è stata trascritta il giorno dopo il decesso della persona interessata, una cosa letteralmente impossibile oppure per dei dubbi su quando esso sia stato effettuato, vale a dire se ci sono dei trascorsi di incapacità mentali. Una volta che essi sono stati verbalizzati è possibile richiedere una perizia calligrafica e tutte le procedure di rito per sapere quando esso sia stato creato.

Come si devolve l’eredità?

L’eredità può essere devoluta (art. 457 C.C.) per legge (cd. successione legittima) o per testamento (cd. successione testamentaria).

Successione legittima e successione testamentaria possono operare anche in concorso tra loro, non si escludono reciprocamente.

Può, infatti, accadere che il de cuius, pur facendo testamento, non abbia disposto di tutti i suoi beni.

In tale ipotesi, per il resto del patrimonio si applica la successione legittima.

Invece, nel caso in cui il de cuius abbia disposto per testamento di tutto il suo patrimonio, le due successioni non possono coesistere.

Quali sono le forme del testamento? 

Le forme ordinarie di testamento sono:

olografo, cioé quello scritto, sottoscritto e datato interamente di pugno dal de cuius, e

per atto di notaio, che, a sua volta, può essere  pubblico o segreto: il testamento pubblico è quello che viene redatto dal notaio avanti due testimoni e sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio; il testamento segreto, invece, è sottoscritto dal solo testatore e consegnato al notaio alla presenza dei testimoni.

Vi sono, inoltre, forme speciali di testamento, tassativamente previste dalla legge (artt. 609 e ss. Cod. civ.).

Trattasi di testamenti che possono essere fatti solo da determinati soggetti in circostanze particolari (es. malattie contagiose, calamità pubbliche, a bordo di nave o di aeromobile, testamenti di militari…), ed hanno un’efficacia temporanea, sono revocabili ed hanno natura di testamento pubblico.

Sarà corretto parlare di eredi legittimi solo in quei casi in cui il defunto non abbia lasciato alcuna disposizione testamentaria, così che la ripartizione dei beni avverrà secondo i criteri stabiliti dal codice civile.

Si parla in questo caso di successione legittima, e in questo contesto, sono, quindi, indicati come eredi legittimi coloro i quali sono designati destinatari dei beni, per espressa previsione della legge. I criteri di assegnazione sono differenti e variano in virtù del numero e del grado di parentela di ciascun erede legittimo.

Proprio per rispondere alle tante differenti situazioni possibili, la legge prevede una fitta rete di criteri a cui dover fare riferimento, per poter individuare in ogni situazione chi siano gli eredi legittimi.

Vediamo alcuni esempi. Superstiti al defunto:
– Solo il coniuge: beneficia di tutto il patrimonio ereditario;
– Il coniuge ed un solo figlio: beneficiano ciascuno di metà del patrimonio ereditario;
– Il coniuge e due figli: beneficiano ciascuno di un terzo del patrimonio ereditario;
– Il coniuge e più di due figli: il coniuge beneficia di un terzo e i restanti due terzi saranno divisi tra i figli in parti uguali;
– Il coniuge e fratelli e sorelle: il coniuge beneficia dei due terzi, il restante terzo sarà diviso in parti uguali tra i fratelli e le sorelle

I legittimari

Sarò, invece, corretto parlare di eredi legittimari, nel caso inverso, ovvero quando il defunto abbia lasciato delle disposizioni testamentarie. In tale contesto, gli eredi legittimari, sono coloro ai quali la legge riserva in ogni caso una quota d’eredità che non potrà comunque essere lesa neanche dalle disposizioni testamentarie del defunto. I legittimari, sono, infatti, titolari di una quota vincolata del patrimonio del testatore, che proprio per questo è indicata solitamente come quota legittima o di riserva.

Al contrario, è indicata, invece come “disponibile” quella quota di cui il de cuius può liberamente disporre con il proprio testamento.

I legittimari sono individuati dalla legge (in particolare dal’art. 536 del codice civile) e sono: il coniuge, i figli legittimi (cui sono equiparati i figli naturali, anche non riconosciuti e quelli adottivi) e gli ascendenti legittimi.

L’art. 584 c.c., comma 1, dettato in tema di successioni legittime,

 

 con riferimento al coniuge putativo contempla espressamente l’applicabilità della disposizione stabilita dall’art. 540, comma 2.

L’estensione dei diritti previsti da questa norma al coniuge legittimo non può essere revocata in dubbio, perchè sarebbe contrario al principio di eguaglianza che il coniuge putativo fosse trattato diversamente e in modo più favorevole rispetto al coniuge legittimo.

2.1.a).- Lo stesso risultato per altro verrebbe assicurato interpretando correttamente, (cioè tenendo conto delle esigenze che sono poste al fondamento del) l’art. 540 c.c., comma 2, il quale prevede i diritti di abitazione e di uso in favore del coniuge superstite ‘anche quando concorra con altri chiamati’. Ora poichè un concorso con altri chiamati può verificarsi solo con riferimento alla successione legittima o a quella testamentaria, sembra evidente che il legislatore abbia inteso stabilire che, a prescindere del tipo di successione, al coniuge superstite spettano, comunque, i predetti diritti, dettando, poi, delle regole per fare in modo che gli stessi incidono il meno possibile sulla quota di riserva degli altri legittimari. Insomma, come con l’art. 584 cc. collocato nelle norme relative alla successione legittima, il legislatore ha disciplinato la posizione del coniuge putativo anche quale legittimario, così nell’ari. 540 collocato nelle norme relative alla tutela dei legittimari, il legislatore ha dettato una disposizioni che vale anche per la successione legittima.

Pertanto, o un’interpretazione costituzionalmente orientata, dell’art. 584 cc. o un’interpretazione assiologica della normativa di cui agli artt. 581 e 540 cc, consente di affermare che anche al coniuge legittimo sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano (cfr. Cass. SSUU. N. 4847 del 27 febbraio 2013).

.- Ora, posto che i diritti di abitazione e d’uso competano indifferentemente al coniuge che succeda ab intestato ed a quello che succeda in via legittima, resta da individuare il criterio di imputabilità dei diritti di cui si dice sulla successione.

  1. A) Alcuni ritengono che l’abitazione e l’uso raffigurino dei diritti, che al coniuge sono riservati come prelegati, oltre la sua quota di riserva. Ciò si argomenta dal dato testuale, secondo cui i diritti di abitazione e di uso gravano sulla disponibile e, solo se questa non sia sufficiente, sulla quota riservata al coniuge ed ai figli. La definizione di legato ‘ex lege’, poi, si fonda Imi modo della trasmissione: contemplando la disposizione beni determinati (il diritto di uso e di abitazione), si ritiene che la norma disciplini una trasmissione a titolo particolare. Dalla lettera della legge e dal chiaro intendimento legislativo di favorire il coniuge superstite, si argomenta che questi diritti si aggiungono alla quota spettante al coniuge. Assegnati, anzitutto, al coniuge i diritti di abitazione e di uso, la successione legittima si apre sul residuo.
  2. B) Da altri, invece, si rileva che in tema di successioni legittime non possono trovare applicazione gli istituti della disponibile e della quota di riserva.

Pertanto, la enunciazione del diritto di abitazione e di uso raffigura la mera indicazione dei beni, i quali concorrono a formare la quota spettante al coniuge nella successione legittima. Le conseguenze sulla formazione della quota del coniuge sono differenti, perchè i diritti di abitazione e di uso non si aggiungono, ma vengono a comprendersi nella quota spettante a titolo di successione legittima.

  1. C) Vi è ancora chi distingue tra successione necessaria e successione legittima. Si ritiene che avuto riguardo alla successione necessaria, posto che la norma stabilisce che i diritti di abitazione e di uso gravano, in primo luogo, la disponibile, ciò significa che, come prima operazione si deve calcolare la disponibile sul patrimonio relitto, ai sensi dell’art. 556 c.c., e, per conseguenza, determinare la quota di riserva. Calcolata poi la quota del coniuge nella successione necessaria, in base a quanto stabiliscono l’art. 540 c.c., comma 1, art. 542 c.c., e art. 543 c.c., comma, alla quota di riserva così ricavata si devono aggiungere i diritti di abitazione e di uso in concreto, il cui valore viene a gravare la disponibile (sempre che la disponibile sia capiente). Diverso sarebbe, secondo questo orientamento, il discorso riguardante la successione legittima. Nella successione legittima i diritti di cui si dice non si aggiungerebbero alla quota ereditaria per due ragioni: una di ordine formale e altra per l’effetto di una interpretazione sistematica delle norme. Intanto, vien osservato che la quota di riserva stabilita in favore del coniuge si incrementa, aggiungendosi i diritti di abitazione e di uso gravanti per la ragione assorbente che quei diritti, ai sensi dall’art. 540 c.c., comma 1, art. 542 c.c., e art. 544 c.c., comma 1, gravano sulla disponibile.
  2. Sicchè questo stesso criterio non sarebbe applicabile all’ipotesi di successione legittima perchè in tema di successione legittima, non troverebbero applicazione gli istituti della disponibile e della riserva. Ma si rinviene una ragione sistematica più persuasiva. La riserva rappresenta il minimo, che il legislatore vuole assicurare ai più stretti congiunti, anche contro la volontà del defunto. I diritti di abitazione e di uso fanno parte della riserva e, quindi, anch’essi fanno parte del minimo. Per evitare che attraverso la disciplina delle successioni legittime vengano pregiudicati i diritti dei legittimari, l’art. 553 c.c., che serve di raccordo tra la successione legittima e la successione necessaria, stabilisce che le porzioni fissate nelle successioni legittime, ove risultino lesive dei diritti dei legittimari, si riducono proporzionalmente per integrare tali diritti. Peraltro, dal sistema della successione necessaria emerge che il legislatore interviene nel meccanismo delle successioni legittime quando la quota spettante nella successione intestata andrebbe al di sotto della quota di riserva; da nessuna norma, per contro, risulta che il legislatore abbia modificato il regime della successione intestata per attribuire agli eredi legittimi (che siano anche legittimari), più di quanto viene loro riservato con la successione necessaria.

Poichè l’art. 553 cit. vuole fare salva l’intera riserva del coniuge (secondo il sistema della successione necessaria), i diritti di abitazione e di uso si aggiungono alla quota di riserva regolata dall’art. 540, comma 1, e art. 542 cit..

Per contro, non essendo ciò previsto da nessuna norma in tema di successione legittima, non v’è ragione per ritenere che alla quota intestata contemplata dagli artt. 581 e 582 c.c., si aggiungano i diritti di abitazione e di uso.

Tuttavia, il regime va ricostruito tenuto conio che uno dei presupposti per l’attribuzione dei diritti di cui si dice è quello che la casa e i mobili che la corredano devono potersi considerare come quella di abituale coabitazione, ciò significa che l’esigenza che quell’attribuzione intende garantire è il diritto all’abitazione, quale minimo, che il legislatore vuole assicurare al coniuge superstite in ragione di quella solidarietà coniugale che ha animato il rapporto tra i coniugi, un diritto questo (quello dell’abitazione) e una solidarietà coniugale garantiti anche dalla costituzione (artt. 47 e 2 Cost.) quali esigenze a garanzia di un pieno ed integrale sviluppo della persona. Vi è ragione, pertanto, di ritenere che quei diritti vanno posto a carico dell’intero patrimonio ereditario. Con la precisazione che nella successione legittima, non trovando applicazione gli istituti della riserva e della disponibile quei diritti vanno imputati all’asse ereditario e proporzionalmente sulle quote legittime degli eredi compreso il coniuge(cfr. Cass. SSUU. N. 4847 del 27 febbraio 2013).

TESTAMENTO EREDITA’ QUOTE EREDI SOLUZIONI

QUALI SONO GLI EREDI SECONDO LA LEGGE E IL TESTAMENTO

La chiamata ereditaria opera a favore dei soggetti previsti dalla legge ovvero di quelli previsti dal testatore, a seconda che si tratti di successione legittima o successione testamentaria.
Nella successione legittima l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti legittimi e naturali (la presenza di moglie e figli esclude ogni altro successibile), agli ascendenti legittimi (genitori, nonni), ai collaterali , agli altri parenti (fino al sesto grado) e infine, in loro mancanza, allo Stato.

In presenza di un testamento i chiamati sono liberamente individuabili da parte del testatore, tranne nell’ipotesi in cui siano presenti i cosiddetti soggetti “legittimari”, che non possono essere esclusi.
I legittimari infatti sono le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione.

Essi sono individuati nelle seguenti categorie: il coniuge , i figli legittimi , i figli naturali , gli ascendenti legittimi.

  • La morte del soggetto rappresenta il momento di apertura della successione ereditaria

 

 

BOLOGNA

TESTAMENTO EREDITA’ QUOTE EREDI SOLUZIONI

IMOLA

Nella successione legittima le quote di eredità sono individuate dalla legge e dipendono dal numero dei beneficiari e dal grado di parentela.

L’eredità si devolve come segue:

Se c’è solo il coniuge, senza figli, genitori e fratelli:
intera eredità
Se ci sono uno o più figli senza il coniuge:
intera eredità in parti uguali
Se ci sono coniuge e un solo figlio, si escludono gli altri parenti:
1/2 al coniuge
1/2 al figlio
Se ci sono coniuge e due o più figli, si escludono gli altri parenti:
1/3 al coniuge
2/3 ai figli (da dividere in parti uguali)
Se ci sono coniuge e fratelli, senza discendenti e ascendenti:
2/3 al coniuge
1/3 ai fratelli (da dividere in parti uguali)
Se ci sono coniuge e genitori, senza discendenti e fratelli
2/3 al coniuge
1/3 ai genitori (in parti uguali)
Se ci sono coniuge, fratelli e genitori, senza discendenti:
2/3 al coniuge
1/3 a genitori e fratelli (la quota di eredità sarà divisa per capi, ma ai genitori spetta almeno 1/4)
Se ci sono fratelli e genitori, senza coniuge e discendenti:
l’intera eredità sarà divisa per capi , ma ai genitori spetta almeno 1/2

In mancanza di coniuge, discendenti, ascendenti e fratelli o loro discendenti, l’intera eredità è devoluta ai più prossimi tra gli altri parenti entro il sesto grado.

Se non ci sono parenti, l’eredità è devoluta allo Stato.

Le quote ereditarie che spettano ai chiamati possono risultare diverse nelle due ipotesi di successione legittima e successione testamentaria.

Infatti il testatore può modificare in parte o in tutto le quote di eredità previste dalla legge (anzi, di solito è proprio questo il motivo per cui un soggetto sceglie la forma del testamento per disporre del patrimonio dopo la sua morte).

Qualora non vi siano soggetti legittimari (ovverosia quei soggetti che vengono tutelati dalla legge in quanto in un particolare rapporto con il defunto) la libertà del testatore sarà massima, potendo nominare erede qualsiasi persona e per qualsiasi quota.

Invece se ci sono i legittimari, la legge riserva loro una quota minina di eredità, che non può essere modificata dal testatore.

Le quote dei legittimari

Le quote riservate ai legittimari sono le seguenti:

Se c’è solo il coniuge:
1/2
Se c’è un solo figlio, senza il coniuge:
1/2
Se ci sono due o più figli, senza il coniuge:
2/3 (da dividere in parti uguali)
Se ci sono coniuge e un solo figlio, si escludono gli altri parenti:
1/3 al coniuge
1/3 al figlio
Se ci sono coniuge e due o più figli, si escludono gli altri parenti:
1/4 al coniuge
1/2 ai figli (da dividere in parti uguali)
Se ci sono coniuge e genitori, senza figli:
1/2 al coniuge
1/4 ai genitori (da dividere in parti uguali)
Se ci sono i genitori, senza figli e coniuge:
1/3 (da dividere in parti uguali)

 

 

TESTAMENTO EREDITA’ QUOTE EREDI SOLUZIONI

VICENZA

SUCCESSIONI – DONAZIONI – DIVISIONI

Un’area dedicata dello Studio si occupa di tutte le problematiche connesse al diritto di successione e agli aspetti civilistici inerenti il passaggio generazionale, dall’assistenza nella redazione del testamento, alle successioni testamentarie e legittime, alle problematiche correlate al diritto della successione e dell’eredità in genere, dei rapporti personali e patrimoniali tra coeredi, alle procedure di accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, di liquidazione, alla gestione della cosa comune fino alla fase di divisione giudiziale e stragiudiziale del patrimonio ereditario, sia privati che aziendali.

 

TESTAMENTO EREDITA’ QUOTE EREDI SOLUZIONI

 RAVENNA

 

 

 

Ai fini dello scioglimento della comunione ereditaria occorre fornire la prova della titolarita’ dei beni appartenenti all’asse ereditario che deve essere resa in maniera rigorosa, attenendo alla sussistenza degli elementi costitutivi della pretesa azionata e non delle condizioni dell’azione mediante la produzione in giudizio, con riferimento ai beni immobili, del loro atto di acquisto in cui i cespiti dovrebbero essere individuati compiutamente al fine di consentire all’autorita’ giudiziaria adita di verificarne la corrispondenza con quelli caduti in successione nonche’ delle visure ipotecarie comprovanti l’insussistenza di trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli a far data dall’atto di acquisto fino a quando si e’ aperta la successione ed in caso di fondi rustici del certificato di destinazione urbanistica. (Tribunale Salerno, 31/03/2015, 1473).

 

Nella divisione ereditaria, una volta che il condividente donatario abbia optato per la collazione per imputazione – che si differenzia da quella in natura per il fatto che i beni gia’ oggetto di donazione rimangono di proprieta’ del medesimo condividente -, la somma di denaro corrispondente al valore del bene donato, quale accertato con riferimento alla data di apertura della successione, viene sin da quel momento a far parte della massa ereditaria in sostituzione del bene donato, costituendo in tal modo ‘ab origine’ un debito di valuta a carico del donatario, cui si applica il principio nominalistico. Ne consegue che devono essere imputati non i frutti civili dell’immobile oggetto di collazione, ma gli interessi legali sulla predetta somma, con decorrenza dal momento dell’apertura della successione. (Cassazione civile, 20/03/2015, 5659).

 

 

In tema di nullita’ del testamento olografo, la finalita’ del requisito della sottoscrizione, previsto dall’art. 602 c.c. distintamente dall’autografia delle disposizioni in esso contenute, ha la finalita’ di soddisfare l’imprescindibile esigenza di avere l’assoluta certezza non solo della loro riferibilita’ al testatore, gia’ assicurata dall’olografia, ma anche dell’inequivocabile paternita’ e responsabilita’ del medesimo che, dopo avere redatto il testamento -anche in tempi diversi -abbia disposto del suo patrimonio senza alcun ripensamento. (in materia di eredità e successioni. (Tribunale Milano, 26/02/2015, 2592).

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PADOVA

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