autenticità del testamento olografo
la parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura
principio
la parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e grava su di essa l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo (v. Sez. U, Sentenza n. 12307 del 15/06/2015 Rv. 635554, ripresa poi da Sez. 2 -, Sentenza n. 109 del 04/01/2017).
DA WIKIPEDIA:
Oggetto
A norma dell’art. 591, co. 3, cod. civ., «nei casi di incapacità preveduti dal presente articolo, il testamento può essere impugnato da chiunque vi ha interesse. L’azione si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie».”
Evidenti ragioni di priorità logica consigliano di partire dall’esame del secondo motivo, che è infondato: in appello, infatti, sono precluse solo le eccezioni in senso stretto, cioè quelle che hanno ad oggetto un fatto impeditivo di quello costitutivo dedotto dall’attore, ma non le mere difese, cioè le argomentazioni con cui si contrasta l’avversa pretesa, senza introdurre indagini su fatti impeditivi o modificativi del diritto esercitato (tra le varie, cfr. Sez. 1, Sentenza n. 816 del 15/01/2009 Rv. 606073; più di recente, v. S.U. Sez. U, Sentenza n. 2951 del 16/02/2016 Rv. 638372).
Nel caso in esame, si verte senz’altro nella seconda ipotesi e quindi l’appellante non era incorsa in preclusioni.
3 Sempre secondo un ordine di priorità logica, vanno esaminati congiuntamente il terzo e quarto motivo, che pongono entrambi il tema della modalità di contestazione del testamento olografo: anche tali censure sono infondate.
Le sezioni unite, componendo un contrasto di giurisprudenza, hanno affermato il principio secondo cui la parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e grava su di essa l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo (v. Sez. U, Sentenza n. 12307 del 15/06/2015 Rv. 635554, ripresa poi da Sez. 2 -, Sentenza n. 109 del 04/01/2017).
Con tale intervento chiarificatore – e con ciò si risponde allo specifico rilievo contenuto nella parte finale della memoria dei ricorrenti – non si è determinato nessun overruling, perchè non si è trattato di un mutamento radicale di orientamento giurisprudenziale sulla interpretazione di una norma processuale implicante decadenze e preclusioni prima escluse, ma semplicemente di composizione di un contrasto esistente nella giurisprudenza di legittimità sulla modalità di contestazione del testamento olografo, dandosi prevalenza, tra le varie, posizioni, ad un principio affermato già con la sentenza n. 1545 del 15/06/1951, come tale inidoneo a determinare l’imprevedibilità della soluzione della questione (sulla configurabilità dell’overrluling, v. Sez. 3 -, Ordinanza n. 13522 del 30/05/2017 Rv. 644634; Sez. 5, Sentenza n. 23585 del 2015 non massimata; Sez. U, Sentenza n. 10453 del 21/05/2015 Rv. 635453; Sez. L, Sentenza n. 5962 del 11/03/2013 Rv. 625840; Sez. U, Sentenza n. 15144 del 11/07/2011 Rv. 617905).