Avvocato matrimonialista separazioni Bologna , e il nuovo compagno come va presentato ai figli? Va presentato?Logico che una volta separati ognuno prende la propria strada,
cerca un nuovo compagno o compagna e allora ?
Come presentare si figli il nuovo compagno?
-
“I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi. I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di perdere l’affetto di uno o di entrambi i genitori, o di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori” è quanto recita l’art. 8 della Carta dei diritti dei figli (ottobre 2018).
- Un principio, questo, già implicitamente espresso dalla Suprema Corte di Cassazione nella sentenza n. 11448/2017.
- Certo è assolutamente normale che i figli conoscano e vengano a contatto con i nuovi compagni dei genitori separati, addirittura in molti casi è un’opportunita’ , doppie coccole, doppie feste, doppie attenzioni, a volte pero’ no, vi sono gelosie, repicche, il vecchio coniuge non vuole che i figli conoscano il nuovo compagno o la nuova compagna, capita assai spesso.
T non devi portarli, tu non devi presentarli, tu non devi vederla con i figli, repicche ansie e nuove liti tra ex coniugi!!
- La Cassazione ha rammentato, in tale sede, che non basta la mera censura di una violazione dei doveri sanciti dall’art. 143 c.c. in vista dell’accoglimento di un addebito di separazione, ma è necessario che tale violazione abbia assunto una efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale o che sia stata la causa del fallimento del matrimonio, contribuendo ad inasprire definitivamente una pregressa situazione di intollerabilità nella convivenza dei coniugi.
-
avvocato matrimonialista Bologna chi devo scegliere?Avvocato matrimonialista Famoso?
Avvocato matrimonialista per la tua separazione e divorzio Bologna : come sceglierlo? Come scegliere un buon avvocato per la separazione e divorzio Bologna ?
Non è certo un’impresa semplice, per chi non ha mai dovuto affrontare problemi di coppia.L’avvocato Matrimonialista è come il cardiologo tra i medici che è esperto di cuore, l’’avvocato Matrimonialista è esperto di problematiche di coppia e di rottura di coppia .
Al di là della sussistenza di un nesso causale, non può essere pronunciata alcuna separazione con addebito. Nel caso di specie, continua il Supremo Consesso, è assente qualsivoglia prova della decisività e della stessa esistenza di una nuova relazione prodromica alla rottura dei rapporti matrimoniali e va accolto il motivo teso a contrastare l’addebito di separazione.
Ciò che rileva è, invece, esclusivamente la condotta della signora che, dopo la separazione dal marito, aveva intrapreso una nuova stabile convivenza, creando disagi e turbamenti ai figli, non pronti a tale situazione.
In tema di separazione personale dei coniugi, la pronuncia di addebito non puo’ fondarsi sulla sola violazione dei doveri che l’articolo 143 c.c., pone a carico dei coniugi, essendo, invece, necessario accertare se tale violazione abbia assunto efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale, ovvero se essa sia intervenuta quando era gia’ maturata una situazione di intollerabilita’ della convivenza. Pertanto, in caso di mancato raggiungimento della prova che il comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio tenuto da uno dei coniugi, o da entrambi, sia stato la causa del fallimento della convivenza, deve essere pronunciata la separazione senza addebito (ex multis, Cass. 28/09/2001, n. 12130; 16/11/2005, n. 23071; 27/06/2006, n. 14840).
Il fatto poi che non si controverta anche sullo stabilito regime di affidamento condiviso, non attinto dalle contrapposte domande di modifica, rende quanto meno non condivisibile il rilievo del C. di non pertinenza della sentenza di legittimità n. 9633 del 2015 richiamata nel decreto e che invece sostanzialmente pertiene a temi analoghi ai controversi; al riguardo anzi vanno condivisi e ribaditi i principi riaffermati in quel precedente, secondo cui stabilimento e trasferimento della propria residenza e sede lavorativa costituiscono oggetto di libera e non conculcabile opzione dell’individuo, espressione di diritti fondamentali di rango costituzionale, e secondo cui il coniuge separato che intenda trasferire la sua residenza lontano da quella dell’altro coniuge non perde per ciò l’idoneità ad avere in affidamento i figli minori o ad esserne collocatario, sicché il giudice, ove il primo aspetto non sia in discussione, come nel caso, deve esclusivamente valutare se sia più funzionale all’interesse della prole il collocamento presso l’uno o l’altro dei genitori, per quanto ciò ineluttabilmente incida in negativo sulla quotidianità dei rapporti con il genitore non affidatario
Nelle separazioni diventa essenziale essere assistiti da uno studio legale che si occupa di diritto di famiglia, per difendere e far valere le ragioni e le pretese del Cliente, sempre nell’ottica di raggiungere una soluzione soddisfacente e condivisibile. Il consenso delle parti può essere originario se il ricorso è presentato da tutte e due le parti ma può anche essere successivo, nel senso che la separazione può partire come giudiziale (istanza di una sola parte) e poi divenire consensuale successivamente.
- l’assistenza legale fornita in questo settore si realizza prestando scrupolosa attenzione ai problemi relativi all’affidamento della prole, connotandosi per il costante interesse verso tutte le questioni sottese alla continua evoluzione degli istituti giuridici in materia.
- Se si intende avviare una pratica per la separazione coniugale:
- è bene tener presente le molteplici implicazioni di carattere personale e patrimoniale che occorre affrontare.
- Se la coppia ha figli, occorrerà prevederne il regime di affidamento e la collocazione, regolamentare i rapporti con entrambi i genitori e stabilire l’entità dell’assegno di contributo al mantenimento. Misure che dovranno privilegiare l’interesse dei minori, affinché sui figli non ricada in modo traumatico il peso della separazione.
- 1)Nei rapporti fra i coniugi, occorrerà definire le questioni patrimoniali mediante l’assegnazione della casa coniugale, la determinazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge economicamente più debole e l’eventuale divisione dei beni comuni.
- 2)Su tutte le questioni indicate, è possibile raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti per addivenire a una separazione consensuale, attraverso una trattativa stragiudiziale nella quale l’avvocato Sergio Armaroli mette a disposizione la pluriennale esperienza dei suoi professionisti.
- 3)L’accordo tra i due coniugi deve essere sottoposto all’analisi del tribunale che, con le formalità della camera di consiglio, valuta che l e condizioni siano coerenti con la legge e che vengano rispettati i diritti della prole.